Riporto la mia opinione, già espressa in apposita sezione al seguente indirizzo:
http://www.ilcancello.com/forum/topic.asp?TOPIC_ID=266L'ultima fatica di Argento è davvero una sorpresa...
Intanto la storia (scritta a quattro mani da Argento e da Ferrini) funziona e non cade mai nel banale o nello scontato. Tutti i particolari della sceneggiatura sono collocati con dovizia e con cura (cosa rara nell'ultimo periodo di produzione del regista). Nel film, per una volta (caso quasi unico nella filmografia argentiana) latitano le scene cruente e nessun delitto viene interamente ripreso. Ma questo, a mio parere, depone a favore del film che si basa esclusivamente su aspetti di indagine e su atti e gesti del folle assassino pre e post omicidio.
Il Cartaio è dunque una tappa fondamentale di un regista che stà veramente risalendo la china (dopo il triste risultato de Il fantasma dell'Opera)... Un regista che stà ritrovando un periodo di felice creatività e di grande professionalità.
Facendo ricorso ad espendienti già ampiamente collaudati e reiterati nel suo percorso d'Autore (il suono rivelatore, il particolare apparentemente insignificante) ed avvalendosi di una bella colonna sonora,opera di Simonetti, e di trucchi (pur se dosati assai gore nella parte iniziale) del bravo Stivaletti il regista confeziona qualcosa di NUOVO.
Si, perchè il Cartaio è un film nuovo che propone un soggetto diverso pur basato su tutti gli ingredienti del genere...
Il tocco del genio, Argento lo mostra nella bellissima sequenza in cui l'assassino penetra nottetempo nell'appartamento dell'ispettrice Mari girando come solo un grandissimo artista è in grado di fare.
Da notare, inoltre, il caratteristico rimando di Argento al suo precedente film (NonHoSonno), in questo caso il treno nel finale della pellicola...
Novità anche sull'illuminazione del film (volutamente oscura e realizzata con semplici lampade)...
Quanto a Simonetti, anche se siamo lontani dai tempi di Tenebre, la colonna sonora del film è davvero piacevole ed intrigante (in particolare gioca un ruolo da "prima attrice" nel finale)...
Smentendo certe voci, circolanti in rete, occorre precisare che il Cartaio, con Almoust Blue, non ha proprio nulla a che vedere...
Se esite un legame tra Almost Blue e Dario Argento, questo è rappresentato dallo scrittore Carlo Lucarelli (quello di Blu Notte) che ha sceneggiato l'opera di Infascelli (Almost Blue, appunto) e NonHoSonno di Argento...
Dunque, in conclusione, Dario Argento è tornato veramente sul "luogo del delitto" e, questa volta, ha colpito duramente...
