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suspiria1986
view post Posted on 22/3/2005, 21:10




Come forse già saprete Dario non è più sicuro di girare il finale dellla trilogia delle madri..anzi pare avere abbndonato il progetto..
in compenso sta per partire per gli usa dove girerà 2 episodi per 2 film che raccolgono diversi registi horror....stile due occhi diabolici.....
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 22/3/2005, 22:55




che notizia!avevo fatto la bocca alla trilogia,pensavo che il progetto andasse in fondo anche perchè era un pezzo che se ne parlava, aspetto conferma o smentita dal Folletto
ciao
 
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paride.fuma
icon3  view post Posted on 23/3/2005, 20:10




boh......
Certo che il Maestro stupisce anche quando non gira.

Speriamo che sia qualcosa di meglio di Due Occhi Diabolici....

Ciao da Paride
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 23/3/2005, 21:22




è vero Paride,il Maestro stupisce sempre e ancora.....
 
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suspiria1986
view post Posted on 24/3/2005, 14:23




Intervista inedita a Dario Argento

Faccia a faccia con il Maestro dell'Horror all'italiana


Dario Argento, nato a Roma il 7 settembre 1940, è riconosciuto a livello mondiale come uno dei maestri del thriller e della suspence. Il percorso artistico del Maestro della Paura è simile a quello di molti altri autori con la “a” maiuscola, come Truffaut o Godard, ovvero è passato attraverso la critica e l’amore per il cinema prima di mettersi dietro la macchina da presa. Ma la storia e il cinema di Dario Argento possono essere raccontati con precisione soltanto da Dario Argento:

Che cosa ti ha spinto ad amare il cinema?

Quando ero bambino a casa mia si parlava sempre di cinema, mio nonno era distributore, mio padre lavorava nell’ambiente cinematografico, è stata una predestinazione. Fin da giovanissimo andavo spessissimo al cinema, vedevo film a rotta di collo, leggevo libri sul cinema, i film che mi piacevano li vedevo anche quattro o cinque volte di seguito. Il cinema è sempre stata la mia grande passione, il luogo più bello del mondo per me era la sala cinematografica, andare a vedere un film era un modo splendido per trascorrere il tempo.

Quali sono stati gli autori che ti hanno segnato?

Io ero onnivoro, non ero un fondamentalista, amavo vari generi e vari autori. Andavo a vedere tutto, dalla commedia all’italiana alla fantascienza passando per il film drammatico. Ero molto intrigato dai cineclub, poi durante un viaggio a Parigi scoprii la Cinémathèque dove proiettavano cinque film al giorno, film muti, capolavori dei primi decenni del secolo scorso, pellicole russe e molto altro. A quel punto la mia passione per il cinema ha iniziato a diventare ancora più solida, grazie all’incontro con i grandi maestri e i pionieri della settima arte.

Quando tornai in Italia, avevo 17 anni, entrai in una rivista specializzata in critica cinematografica e iniziai a scrivere degli articoli; in seguito passai ad un quotidiano facendo una carriera abbastanza rapida perché rispetto ai miei coetanei avevo una buona conoscenza non solo del cinema ma anche di teatro, musica e dello spettacolo in generale. Con il passare del tempo, le collaborazioni giornalistiche aumentarono ed arrivai a scrivere anche per la stampa iberica.

Non ho passato una vita da normale adolescente andando in discoteca o giocando a pallone, facevo già delle attività da adulto. Dai diciassette anni in avanti ero già un uomo, lavoravo al giornale, a volte anche fino alle quattro del mattino, per scrivere i miei pezzi e mi divertivo molto, mi sembrava un privilegio. Frequentavo sempre meno i coetanei ed ero spessissimo con i miei colleghi e gli adulti, sono cresciuto in fretta.

Che rapporto avevi con gli altri critici?

Ricordo un episodio in particolare, alla proiezione di “Per un pugno di dollari” molti critici uscirono dalla sala a metà proiezione, altri facevano commenti sgradevoli, solo a me ed ad un altro giovane collega era piaciuto molto il film di Sergio Leone. Scrissi una critica buona che provocò anche un richiamo da parte del direttore. Con il passare del tempo mi avvicinai al cinema scrivendo soggetti e sceneggiature, in seguito proprio Sergio Leone mi accolse nel suo gruppo di collaboratori e così cominciai a cambiare un po’ la mia vita.

Ci sono state delle influenze di registi o di correnti stilistiche nel tuo cinema?

Tra i registi italiani amavo e amo molto Fellini, ma evidentemente il suo stile non ha molto a che vedere con il mio cinema, ho amato immensamente la Nouvelle Vague, il cinema espressionista, la scuola russa con Dziga Vertov, trovavo geniale Andy Warhol e in certi momenti pensavo di essere tra i pochi in Italia che capivano realmente quello che Warhol voleva esprimere. Altri grandi autori che porto sempre nel cuore sono Bunuel, Orson Welles e Alfred Hitchcock.

Alcuni sostengono che i soggetti dei tuoi film nascano da sogni e incubi?

A volte sono incubi, a volte sono ispirato da incubi e altre ancora sono storie inventate. Comunque il cinema è un sogno o un incubo, a seconda dei punti di vista, ed è importante saper pescare nel proprio immaginario notturno, nella propria dimensione onirica.

In oriente sei idolatrato, in modo particolare in Giappone, tu che ne pensi della cinematografia horror orientale che negli ultimi anni sta conquistando il mercato occidentale?

Conosco molto bene questa cinematografia, ho incontrato molti di questi autori e apprezzo il loro modo di fare cinema. In alcune di queste pellicole ci sono anche citazioni da Suspiria, Phenomena, Opera. Giapponesi e coreani hanno portato una ventata di novità, hanno dimostrato che si possono fare dei buoni film a basso costo restando fuori dalla grande macchina hollywoodiana. Non hanno roulotte, camper enormi per gli attori e dozzine di aiuto registi, non c’è bisogno di tutto questo basta un po’ di ispirazione.

Io ho lavorato un paio d’anni in USA, ma non mi trovavo bene con il sistema produttivo statunitense. Ricordo che un giorno a Pittsburg incontrai per caso John Landis che stava girando “Amore all’ultimo morso”, mi chiese se avevo voglia di fare un piccolo cameo nel suo film. Ovviamente accettai ed andai sul set, dove mi resi conto della solitudine del regista americano. Anche se la produzione è enorme, il set è lungo un chilometro e ci sono decine e decine di persone nella troupe, il regista è completamente solo e isolato. In quella atmosfera così sprecona io mi sentivo a disagio, infatti, anche le mie produzioni americane sono state realizzate con piccole case di produzione indipendenti. Ho sempre cercato di restare autonomo perché credo che in questo modo ci siano maggiori possibilità di far lavorare la creatività, poi quando si lavora con le major chiunque vuole metter bocca, spesso a sproposito, sulla sceneggiatura e sul film.

Qual è il segreto della suspence e del terrore che riesci a creare in chi guarda i tuoi film?
Io adoro la suspence, ma non esiste una tecnica particolare per crearla, o la sai fare o non la sai fare. Io mi sento molto a mio agio quando devo creare delle situazioni cariche di tensione, come diceva Hitchcock bisogna portare la suspence fino alla esasperazione. Alcune scene di suspence le ho portate addirittura a quindici minuti di durata, queste situazioni devono essere costruite con tanti piccoli gradini che si avvicinano sempre di più, passo dopo passo, al livello massimo di tensione. Quando sei arrivato in cima alla scala la scena deve implodere, più alta è la scala più ansia sei riuscito a creare nello spettatore. Se c’è un momento di calo della suspence tutto perde vigore e forza, per questo la struttura della scena va studiata nei minimi dettagli in modo quasi scientifico.

Hai qualche film in cantiere?
Vorrei girare il terzo capitolo delle Tre Madri, per chiudere la trilogia iniziata con Suspiria e Inferno però non sono ancora sicuro al 100%, ci sto riflettendo in questo periodo. Tra non molto devo anche andare negli Stati Uniti per girare due episodi per due film che riuniscono tutti i più famosi registi del orrore, il primo lo girerò già ad aprile.

Qualche tempo fa ho avuto modo di chiacchierare con il tuo collaboratore e amico Luigi Cozzi, lui mi ha raccontato un aneddoto legato alle riprese di Phenomena e agli insetti che avete dovuto usare per il film….

Si, mi ricordo benissimo! È stato molto complicato gestire mosche, vespe e altri insetti. Successe una cosa molto buffa, le mosche le allevammo per mesi in un teatro di posa dove avevamo portato della carne marcia per far proliferare le larve, c’era un odore mostruoso e mosche ovunque. Il problema è che le mosche erano a Roma e il film lo dovevamo girare in Svizzera. Caricammo un camion con dei veli per contenere le mosche e quando arrivammo alla frontiera i doganieri ci chiesero “Che cosa trasportate?”, noi tranquillamente rispondemmo “niente, di speciale”. Non si fidarono e aprendo il camion rimasero a bocca aperta, scoprirono migliaia di mosche che ronzavano. Non era una situazione molto normale, non capivano che cosa significasse questo strano trasporto, quindi chiamarono l’ufficio sanitario svizzero per controllare che non fossero infette; dopo parecchi giorni di attesa e vari controlli ci fecero passare e potemmo girare il film.



 
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pavlos
view post Posted on 24/3/2005, 22:26




Saluti a tutti, in particolare al gobbo Paride e al viola Luca.

Eppure Daria Nicolodi, nell'intervista inserita nel doppio dvd di suspiria, parla proprio del terzo episodio della trilogia, dicendo che solo lei sa quale sarà la trama di questa ultima parte.

Pavlo.
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 24/3/2005, 22:45




ciao Marcello ricambio i saluti e colgo l'occasione per augurarti BUONA PASQUA
circa il film a cui Dario sembra rinunciare,pare strano anche a me soprattutto in virtù del fatto che era un pezzo che se ne parlava
circa l'intervista di Daria Nicolodi nel dvd di Suspiria in cui parlava di LA TERZA MADRE,si vede che allora Dario era sicuro di fare il film ed ora ha cambiato idea
bona!
 
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pavlos
view post Posted on 25/3/2005, 11:04




X Luca:

Mi son rivisto '' 4 mosche di velluto grigio '' che ho scaricato da internet in dvx.Non mi ricordavo la storia, però devo dire che non è male;anche se non ho capito bene per quale motivo la moglie ha iniziato a tormentare il marito.Ora mi sto scaricando '' INFERNO ''.

Buona Pasqua a te e a tutti gli amici del forum.


Pavlo.

Edited by pavlos - 25/3/2005, 11:12
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 25/3/2005, 14:00




ciao Pavlo,io 4 MOSCHE DI VELLUTO GRIGIO non l'ho mai visto,aspettavo che si sbloccasse il discorso del copyright per noleggiarlo o acquistarlo,come sai fino ad ora è irreperibile
salutI!!!!
 
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suspiria1986
view post Posted on 25/3/2005, 23:54




beato te pavlos se te lo fanno scaricare inferno...a me no.....ciao
 
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pavlos
view post Posted on 26/3/2005, 12:42




x Suspiria86:

Ma che programma usi?.

X Luca:

Se vuoi posso sdoppiare ''4 mosche di velluto grigio'' e te lo spedisco, senza problemi.

Pavlo.

Edited by pavlos - 26/3/2005, 12:44
 
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Dark lady
view post Posted on 26/3/2005, 13:43




Ciao ragazzi,il fatto che Dario non giri più il film mi delude,però lo capisco,è una responsabilità notevole,là o fai una pellicola come si deve o rischi di rovinare tutto...evidentemente non si sente pronto
 
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suspiria1986
view post Posted on 26/3/2005, 15:38




xpavlos:
io uso winmx tu?
 
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pavlos
view post Posted on 26/3/2005, 15:55




X Suspiria:

Uso emule.

Edited by pavlos - 26/3/2005, 15:55
 
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suspiria1986
view post Posted on 26/3/2005, 16:51




ok ora sono anche io su emule...sto cercando di scaricare sia inferno dia i documentari su Dario che mi mancano....con scarsi risultati..
 
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84 replies since 22/3/2005, 21:10   2425 views
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