| Intanto ecco per l'Università. Mi è stata appena inviata questa mail: GIOVEDÌ 13 DICEMBRE ore 15.00 (Aula T30) Dipartimento di Beni Culturali, Musica e Spettacolo – Corso di Laurea in SSTMS – Cattedra di Comunicazione multimediale Presentazione del volume di Gabrielle Lucantonio: Profondo rock. Claudio Simonetti tra cinema e musica da “Profondo Rosso” a “La terza madre, Coniglio Editore, Roma 2007 Saluto del Preside, prof. L. Rino Caputo Introduce Giulio Latini (docente di Comunicazione multimediale) Interventi di Claudio Simonetti (compositore), Gabrielle Lucantonio (critico cinematografico e musicale)
Poi perché sparare sulla Croce rossa? Sono un critico affermato. Ho avuto per questo libro diverse recensioni: una pagina intera di "Alias" mi è stata dedicata, su ROCKSTAR c''è stata una breve ma bella recensione di Sergio Lacavalla, e poi "Il Sole 24 ore" ha pubblicato un pezzo bellissimo, scritto da Boris Sollazzo, l'addetto stampa del Palazzo delle Esposizioni ( il pezzo finisce così: " A rendergli giustizia arriva la critica cinematografica e musicale francese Gabrielle Lucantonio, con "Profondo Rock". Prefazione (sintetica e gustosa) di Dario Argento, un'infinità di testimonianze e dettagli sulla vita e sulla carriera, tra cinema e musica, di questo artista molto speciale. Un lavoro curato e di scorrevolissima lettura, con tante piccole finezze, a partire dalla frase illustre che apre ogni capitolo, apprezzamenti sul compositore e musicista da parte di colleghi, da Ezio Bosso a Martyn Ware, e di critici cinematografici, come Giorgio Gosetti, Marco Spagnoli, Giovanni Spagnoletti e Roberto Silvestri. Un percorso cronologico e critico (intervallate da foto che da sole valgono il prezzo del libro) che ci permette di comprendere come l'innovazione nel campo dell'immagine e dell'uso della macchina da presa di Argento si sia spesso accompagnata a quella negli spartiti e nelle convenzioni musicali di Simonetti. Un talento tanto sfacciato (così come le sue performance da showman, fisiche e artistiche, durante i concerti), da unire heavy metal e musica classica, in quel rock sinfonico che è stata una delle nuove frontiere dell'arte e della contaminazione nell'era moderna. Il pregio di Gabrielle Lucantonio, oltre a svelarci molto di un personaggio colpevolmente sconosciuto, è proprio l'essere briosa, originale e varia come lo è Simonetti quando suona e compone. Così il suo libro, senza perdere in serietà e rigore, diverte e appassiona. ). e poi ho avuto molte segnalazioni su quotidiani (tra i quali IL TEMPO e le pagine culturali di LA REPUBBLICA) e su diversi siti internet... Devono arrivare tra i mesi di dicembre e di gennaio ancora molte recensioni... che mi sono state promesse... DA GIANNI CANOVA CHE HA ADORATO IL LIBRO E CHE SCRIVERà UN PEZZO SU DUELLANTI... IDEM PER LUCA BANDIRALI E SEGNOCINEMA, e poi ci sarò RARO!, RUMORE, METAL SHOCK, NERO, ed altri fino al quotidiano IL GAZZETTINO Di VENEZIA (Roberto Pugliese mi ha detto che mi avrebbe fatto una recensione, ma di aver pazienza perché ha poco spazio a disposizione)...
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