Musicista, compositore e autore, Werba ha scritto la colonna sonora dell’ultimo film di Dario Argento “Giallo” e nel corso della serata eseguirà anche brani tratti dalla colonna sonora del film del maestro dell’horror italiano.
Ma la paura al cinema cos’è? Lo abbiamo chiesto proprio a Werba. “È la capacità – ci ha detto – di comunicare allo spettatore emozioni forti che possano allontanare la mente dai problemi del quotidiano. Alcune persone, quando vedono un film horror, si divertono invece di avere paura”. Il compositore, a tal proposito, cita un aneddoto. “Ricordo che Lucio Fulci un giorno fu avvicinato da una ragazza invalida, su una sedia a rotelle che gli disse: ‘Io la ringrazio per i suoi film che mi fanno sembrare la realtà meno dura di quella che è. In questo modo riesco a vivere il mio handicap in maniera meno traumatica’. Questo è ciò che chiamiamo paura al cinema”.
Ma come può la musica far paura al cinema? “La musica è complice del regista – ci dice ancora Werba – nel comunicare stati di tensione, annunciare l’arrivo dell’assassino, rilassare lo spettatore per poi colpirlo nuovamente. Ci sono due scuole di pensiero per scrivere la colonna sonora di un film horror. La prima è quella “classica” del compositore di Hitchcock, Bernard Herrmann (che è riuscito a fare paura usando i violini), la seconda è quella “moderna” di Oldfield (L’esorcista), dei Goblin (Profondo rosso) e di John Carpenter (Halloween). Per il nuovo film di Dario Argento, “Giallo”, ho seguito la prima “scuola”, quella orchestrale e sinfonica di Herrmann”.
Da Io Non ho Paura ad Andria
