La nuova fiction di Michele Soavi

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witchred
icon10  view post Posted on 4/5/2005, 15:39 by: witchred




Il regista Soavi: niente effetti speciali, il terrorismo fa paura di per sé

ROMA La scheda scivola nel telefono della cabina. La mano guantata alza il ricevitore, digita i tasti: clik 1-clik 1-clik 3. La voce artefatta rivendica il delitto D’Antona. E le nuove Brigate Rosse diventano un film per la tv. Un progetto difficile perché gli omicidi di D’Antona e di Biagi scottano ancora. Ma anche un progetto d’impegno civile, voluto e realizzato da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt della Taodue per Mediaset (la fiction andrà in onda su Canale 5 la prossima stagione).
Oltre a Raoul Bova, nel cast, ci sono Paolo Maria Scalondro, Teresa Saponangelo, Daniela Giordano, Stefano Santospago, Patrizia Punzo, Antonello Fassari, Fabio Troiano, Ninni Bruschetta, Dario D’Ambrosi, Augusto Zucca. Dieci le settimane di riprese in terra ferma fra Roma, Bologna e Firenze e su alcuni treni.
Regista del film, Michele Soavi, enfant prodige e allievo prediletto di Dario Argento. Regista che da anni segna la pellicola con un inconfondibile stile visionario che riesce a far percepire la realtà come un incubo, «ma anche il contrario». Soavi è rimasto, raccapricciato e affascinato «dalle Brigate Rosse. Persone invisibili che della vittima prescelta registrano il minimo dettaglio che poi, con scrupolo, scrivono in dossier di centinaia di pagine. Bande occulte e parallele alla quotidianità. Sguardi che ti danno la caccia mentre tu vivi alla luce del sole... Terrorizzante».
Per questo, dice, stavolta, «gli effetti speciali diventano addirittura un optional».

 
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