Il Cartaio

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TATTOO ARGENTO
view post Posted on 4/2/2006, 17:42




Anch'io non ho ben capito.....spero sia tutto a posto....
Aloha Frenk......Web sciogli i dubbi....
....p.s ma a Villa Rapidi non ci stanno i matti?
A presto fateci sapere................

TATTOO
 
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paride.fuma
icon5  view post Posted on 5/2/2006, 13:04




sicuramente e' uno scherzo visto che Villa Rapidi e' la casa di cura in cui si svolge la vicenda narrata in 4 mosche di Velluto Grigio.......
Comunque se fosse vero, per solidarieta' ci vado pure io a Villa Rapidi forse e' il luogo dove ci
sono piu' sani di mente al mondo.......

ciao a tutti
Paride

 
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TATTOO ARGENTO
view post Posted on 5/2/2006, 14:46




CIAO RAGAZZI HO SENTITO FRENK E AL MOMENTO E' UN PO' GIU',
MA RITORNERA' QUANTO PRIMA, GIUSTO IL TEMPO PER RICARICARE LE PILE...
COMUNQUE CONTINUAMO NOI LE ATTIVITA' DEL FORUM COSI' COME
STIAMO FACENDO, PERCHE' SO CHE A LUI COSI' COME A STREGHETTA FA
ENORME PIACERE...

TATTOO ARGENTO

Attached Image: morante_frek_stefano.jpg

morante_frek_stefano.jpg

 
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aldoroller
view post Posted on 8/2/2006, 00:10





ciao tattoo argento io sono aldoroller si io mi ricordo molto bene il film di rats e un film molto bello mi e piacciuto tanto tantissimo e cerano delle bellissime scene che sono state girate molto bene e poi io mi ricordo di te che sei bruno mattei che ai giarto quel bellissimo film di rats di quei topi sanguinanti mi sai dire chi e il musicista che fatto la colonna sonora di rats
tanti saluti da aldoroller

Edited by aldoroller - 7/2/2006, 22:14
 
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Dandy Rotten
view post Posted on 12/2/2006, 22:02




A me "Il cartaio" non ha convinto. Brava la Rocca e bravo anche Santamaria, lo stile del regista si vede, tuttavia c'è una sceneggiatura che latita, con una spiegazione finale che lascia molto a desiderare, è verop che nemmeno quella del primo film era logica, ma quello convinceva sotto altri aspetti, questo purtroppo no. Non mi era piaciuto nemmeno "Nonhosonno", entrambi gli ultimi due sono stati fatti per quella metà del suo pubblico che detesta Asia (a mio avviso immeritatamente e in maniera del tutto insensata), non a caso, molti di quelli che hanno amato "Nonhosonno" avevano detestato "Il fantasma dell'opera" che è invece un ottimo film.
Secondo me Dario dovrebbe dimostrare ancora una volta, come fece ai tempi de "le 5 giornate", che è in grado di fare anche ben altro genere, perchè non un film sugli anni '70?
 
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CardPlayer
view post Posted on 8/3/2006, 14:53




a me "il cartaio" me ha piacciuto,e migliore que "non ho sonno" e "il fantasma dell'opera"...

+:

-Stefania Rocca (molta molta brava!)
-Liam Cunningham (molto bravo)
-Silvio Muccino (molto bravo)
-la bella fotografia di Benoit Debie
-la "techno" musica di Simonetti
-la inseguimento di Muccino
-la scena in la casa de la Rocca
-Cunningham in la "casa" del killer
-la "poker" scena con Elisabetta Rocchetti
-la "poker" scena con Vera Gemma
-la finale tra la Rocca e Il Cartaio

Edited by CardPlayer - 8/3/2006, 14:53
 
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TATTOO ARGENTO
view post Posted on 9/3/2006, 13:51




intervista con Silvio Muccino. Positiva l'esperienza del IL CARTAIO, nonostante il film sia stato più volte stroncato dalla critica.....

http://www.sorrisi.com/sorrisi/personaggi/...23001029484.jsp

tattoo

Attached Image: 023001031196.jpg

023001031196.jpg

 
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CardPlayer
view post Posted on 9/3/2006, 14:17




QUOTE (TATTOO ARGENTO @ 9/3/2006, 13:51)
il film sia stato più volte stroncato dalla critica.....

perché?

"il cartaio" non e il migliore Argento,ma e un buono film!

non comprende lo pessima critica (Nocturno...)!
 
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CardPlayer
view post Posted on 5/4/2006, 19:46




a quite interesting review (in french) about "il cartaio" here...the writer really liked the film :

http://www.matierefocale.com/article-485249.html
 
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fulci
view post Posted on 17/2/2007, 18:56




Che filmaccio non e' degno di far parte del curriculum di Argento.....lo visto al cinema lo stesso giorno che e' uscito eravamo io mia sorella e 4 signori di una certa eta' alla fine del film ci siamo guardati sconfortati e ce ne siamo andati a casuccia....pessimo credo che bisogna essere obiettivi da lui mi aspetto sempre grandi cose e quando vedo cose tipo il Cartaio o TPH mi crolla un mito!!!
 
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charlus jackson
view post Posted on 17/2/2007, 22:08




CITAZIONE (TATTOO ARGENTO @ 28/1/2006, 18:49)
Ragazzi di seguito riporto due recensioni sul IL CARTAIO, ma secondo voi parlano dello stesso film? Film a dir poco imbarazzante, il Vanzina degli horror ha sfornato un vero e proprio B-movie che forse sarà rivalutato tra una ventina d'anni come va di moda oggi con quelle pellicole degli anni settanta.
Non si salva praticamente nulla: la trama banalissima, fotografia da fiction televisiva, dialoghi irreali (o surreali?) che diventano involontariamente comici (il doppiaggio mi ha ricordato quello di "Dallas" in russo che ho visto in tv a Mosca), suspance zero.
Vi raccomando la scena finale (la telefonata...), noi siamo scoppiati a ridere.
Attori che ricordavo bravi — Stefania Rocca, il Cartaio di cui non vi dico il nome, semmai doveste individuarlo dopo 15 minuti invece che dieci — sembravano debuttanti da recita parrocchiale.
Chicche: il nervosismo del questore nel corridoio, le urla continue delle ragazze, la partita di videopoker finale a carte scoperte, la recitazione di Muccino...
La cosa migliore? I cadaveri ritrovati e... la sigaretta tra il primo e secondo tempo.
Andate a mangiare una pizza!!!
voto 3

........ma poi.......


Pare sia diventato di moda accanirsi contro Dario Argento. Il suo ultimo film è un gran bel film assolutamente molto più fresco ed originale di altri thriller in circolazione. Credo sia uno dei migliori film di Argento in assoluto. Finalmente ha usato di nuovo ottimi attori, lo sviluppo del film è perfetto. Da un inizio volutamente "lento" il clima inquietante diventa sempre più veloce. La musica è splendida così come la fotografia. Ci sono finalmente delle scene dove esce l'Argento uomo. Questo film è un film umano e compassionevole nonostante la crudeltà della situazione. Niente fiumi di sangue ed effettacci gratuiti. Tensione, solo pura tensione che va dritta al cuore. Un bellissimo e poetico finale che è un inno alla speranza. Il rifiuto (tranne in una scena) di usare effetti digitali come ormai si fa anche nelle pubblicità dei detersivi. Un film vero che andrebbe meno boicottato e detestato per partito preso, visto che questa è l'attuale tendenza. Personalmente: bentornato Dario Argento!!
voto 10

Tanti film di Argento suscitano tali differenze di opinioni. E non c'è bisogno di tirare in ballo fan. Basta vedere la differenza tra ciò che dicono i due più grandi critici in Italia Mereghetti e Morandini della sindrome di Stendhal, che non sono fan di Argento (almeno non mi risulta) ma anche lì non solo danno visioni del film completamente diverse, ma sembra stiano parlando di due film assolutamente differenti.
Anzi vi riporto
Mereghetti (stroncandolo) dice: A Firenze la poliziotta Anna Manni, alla ricerca di un killer strupatore, sviene davanti a un quadro di Bruegel (che in realtà non è agli Uffizi) e per due volte viene seviziata dal mostro: finchè da vittima si fa carnefice, diventando una minaccia per amanti e fidanzati. Da pretenzioso thriller surrealista, il film di Argento si trasforma in uno Psycho a Trastevere: sempre sopra le righe e sprezzante della verosomiglianza, ma senza invenzioni visive (come ai bei tempi) che compensino. Non bastano più quattro effetti digitali (la poliziotta che entra in un quadro, la soggettiva di una pillola nell'esofago) per tenere in piedi un intreccio imbarazzante sia per la confusione che per i tratti patologici e misogini (NOTA DI CHARLUS JACKSON: E SE ANCHE FOSSE?*) che ne emergono. E la <<sindrome>> del titolo - quella che proverebbero i turisti stressati da troppe opere d'arte - è solo un pretesto lasciato subito cadere. Musiche di Ennio Morricone e fotografia di Giuseppe Rotunno.
Morandini (apprezzandolo) dice: A Firenze, alla galleria degli Uffizi, poliziotta romana di squadra antistupro, sconvolta dai quadri esposti, allucina e sviene. La soccorre un giovane, lo psicopatico stupratore e assassino sul quale lei indaga. Tra i due s'instaura un rapporto che avrà un tragico epilogo. Sequenza d'apertura folgorante, una parte centrale dove struttura narrativa, disegno dei personaggi e versante tecnico-espressivo sono più equilibrati del solito, una protagonista alle prese con un doppio sdoppiamento di personalità, una squadra di collaboratori di prim'ordine tra sui spiccano gli effetti speciali di Sergio Stivaletti.

Francamente: vi pare che stiano parlando dello stesso film? Sono stupito. Comunque, mi ricordo di una massima di Oscar Wilde "la diversità di opinioni intorno a un'opera d'arte dimostra che l'opera è nuova, complessa e vitale". Io la condividevo teoricamente, a priori, e non ho cambiato idea.

*dico "se anche fosse" in questo senso: mi pare che l'epoca in cui le opere d'arte per essere apprezzate dalla critica ufficiale dovevano trasmettere messaggi positivi e perfettamente integrati mi pare superata da un pezzo. Non capisco perchè se si fa un film femminista lo si esalta già quasi per partito preso mentre se si fa un film che si suppone "dai tratti patologici e misogini" (non maschilisti, misogini, ossia che esprimano non volontà di sottomissione, ma un qualche disagio o fastidio verso la figura femminile) allora sia già un motivo sufficiente per stroncarlo. Per citare ancora Oscar Wilde: "nessun artista è mai morboso: l'artista può esprimere qualsiasi cosa".

Edited by charlus jackson - 18/2/2007, 04:38
 
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paride.fuma
icon2  view post Posted on 18/2/2007, 11:48




ben detto......Charlus
Fin dagli esordi il nostro Dario e' stato stroncato dalla critica piu' feroce........ricordo di aver letto che addirittura il suo primo film "l'uccello dalle piume di cristallo" (n.d.r.), fu stroncato a tal punto che il nostro maestro fu costretto (dalla produzione) a ritirarlo da molte sale cinematografiche che lamentavano una scarsa affluenza di pubblico.
Solo dopo averlo ridistribuito in alcune regioni del Sud Italia il film comincio' a destare interesse e cosi' ci fu la sua consacrazione anche nel resto d'Italia e da li' a poco nacque il mito Argento.
Ricordiamo anche la parentesi storico politica de "Le cinque giornate" dove a Dario venne supplicato di tornare al suo genere migliore ossia al Thriller e cosi' fu. Da li' a poco, il nostro, creo' quel capolavoro che ancora oggi tutti definiscono uno dei migliori thriller della storia del cinema mondiale (notare mondiale non solo italiano).
Ma io non mi dimentico che P.R. fu ancora e da subito stroncato da certa critica e ricordo lo definirono: un baraccone di sangue senza capo ne coda dove, anche in quel caso, venne presa di mira la recitazione degli attori.
Insomma Dario Argento e' sempre stato un fenomeno che divide la critica ma allo stesso tempo divide i propri sotenitori.
In questo forum ci sono persone che adorano il Dario de "Il Cartaio" e magari mal sopportano il Dario de "La Sindrome..." oppure adorano il Dario antecedente a Profondo Rosso e odiano il Dario da Suspiria in poi. Beh...che dire, in ogni caso Dario, nella sua lunga carriera, almeno una volta, ha provato ad accontentare tutti e questo basta ed avanza per confermare che Dario Argento e' uno dei migliori registi al mondo e...non di serie B come dice qualcuno.
I registi di serie B hanno sempre fatto film di serie B (Vanzina e' uno di quelli) e continueranno a fare film di serie B.

ciao da Paride

 
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fulci
view post Posted on 18/2/2007, 14:37




CITAZIONE (paride.fuma @ 18/2/2007, 11:48)
ben detto......Charlus
Fin dagli esordi il nostro Dario e' stato stroncato dalla critica piu' feroce........ricordo di aver letto che addirittura il suo primo film "l'uccello dalle piume di cristallo" (n.d.r.), fu stroncato a tal punto che il nostro maestro fu costretto (dalla produzione) a ritirarlo da molte sale cinematografiche che lamentavano una scarsa affluenza di pubblico.
Solo dopo averlo ridistribuito in alcune regioni del Sud Italia il film comincio' a destare interesse e cosi' ci fu la sua consacrazione anche nel resto d'Italia e da li' a poco nacque il mito Argento.
Ricordiamo anche la parentesi storico politica de "Le cinque giornate" dove a Dario venne supplicato di tornare al suo genere migliore ossia al Thriller e cosi' fu. Da li' a poco, il nostro, creo' quel capolavoro che ancora oggi tutti definiscono uno dei migliori thriller della storia del cinema mondiale (notare mondiale non solo italiano).
Ma io non mi dimentico che P.R. fu ancora e da subito stroncato da certa critica e ricordo lo definirono: un baraccone di sangue senza capo ne coda dove, anche in quel caso, venne presa di mira la recitazione degli attori.
Insomma Dario Argento e' sempre stato un fenomeno che divide la critica ma allo stesso tempo divide i propri sotenitori.
In questo forum ci sono persone che adorano il Dario de "Il Cartaio" e magari mal sopportano il Dario de "La Sindrome..." oppure adorano il Dario antecedente a Profondo Rosso e odiano il Dario da Suspiria in poi. Beh...che dire, in ogni caso Dario, nella sua lunga carriera, almeno una volta, ha provato ad accontentare tutti e questo basta ed avanza per confermare che Dario Argento e' uno dei migliori registi al mondo e...non di serie B come dice qualcuno.
I registi di serie B hanno sempre fatto film di serie B (Vanzina e' uno di quelli) e continueranno a fare film di serie B.

ciao da Paride

Sono d'accordo con quello che dici ognuno ha le sue opinione su tutti i film.... ame piace pensare a Dario Argento come quello di PROFONDO ROSSO,SUSPIRIA i suoi primi 3 film INFERNO,PHENOMENA e altri ma rifiuto di dire che la Sindrome.. e il Cartaio o TPH siano dei film del suo calibro...cmq e' stato rimane e sara' sempre un grande infatti ogni film che ha fatto anke qualli ke nn gradisco vado a vederlo al cinema e compro sempre il dvd originale perche' sono opere di uno che ha fatto la storia del cinema...
 
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Dark Lady
view post Posted on 18/2/2007, 15:45




Ragazzi al costo di sembrare monotona e ripetitiva,non mi stancherò mai di dire che Dario Argento è un regista straordinario!E poi la critica,fossi un artista io me ne fregherei altamente,quello che importa è il pubblico!Lui ha tantissimi ammiratori sparsi in tutto il mondo!Noi lo amiamo non solo come regista ma come persona,Dario è simpatico,è un tipo giovanile,lo conoscono gli anziani come i ragazzini!Io fin da piccola amavo vedere i film ma solo quando vidi Profondo rosso,a 13 anni,mi innamorai completamente della settima arte,la mia passione viscerale per il cinema la devo a lui!Mi sarebbe piaciuto studiare per diventare regista,ma non posso,questa è una cosa che mi fa soffrire tantissimo,quanti pianti...però alla fine mi basta vedere uno dei suoi film per stare meglio,così,da spettatrice.
 
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charlus jackson
view post Posted on 18/2/2007, 16:31




Ragazzi poi la situazione non è neanche nera come sembra. Qui troviamo il Mereghetti che stronca "La sindrome", ma dovreste vedere come stronca "Strade perdute" di un regista considerato autoriale al 100% come Lynch. In confronto della Sindrome sta solo notando qualche difettuccio. In compenso del successivo lynchiano "Mulholland Drive" parla quasi come di una genialata.
Questo per dire che però i critici non sono sempre cattivi come sembrano. A volte sono un po' ottusi, a volte credono di essere un po' snob... e poi va detto che io ho riportato due opinioni critiche: in verità, se leggete il più sintetico (e perciò forse meno appariscente) Morandini sta parlando della "Sindrome" molto meglio di come ne parlano molti fan di Dario.
Finirei col dire comunque che forse i critici dovrebbero eliminare ogni giudizio personale limitandosi a fare quel tipo di lettura che con i loro strumenti sanno fare: ossia Mereghetti avrebbe dovuto dire "intreccio confuso, vaghi tratti patologici e misogini, cadute di gusto da quell'ambizioso thriller surrealista che poteva essere", perchè a lui pare così ok, ma senza metterci di mezzo "imbarazzante".
 
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66 replies since 14/1/2005, 13:47   1563 views
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